jueves, 16 de octubre de 2014

Benedetta SPAGNUOLO











BENEDETTA SPAGNUOLO

"Lo Spettacolo performativo attraverso l'obiettivo"
Nasce a Catania il 28 aprile 1983 da madre sicula e padre pugliese, ha iniziato a studiare arte dall’età di 14 anni, conseguendo, nel 2002, il diploma all’Istituto d’arte in catalogazione e rilievo dei Beni Culturali e Ambientali. Nel marzo 2008, consegue, con il massimo dei voti, la laurea in scultura all’Accademia di Belle Arti di Catania.
L’artista, durante il suo percorso di vita, unisce elementi come la scultura, il teatro, la danza e la fotografia, ed è proprio quest’ultima che rappresenta per lei la base per un innovativo ed eclettico percorso artistico, che racchiude in sé tutte le arti.
Per Benedetta la fotografia rappresenta "il parallelismo costante di tutti gli opposti", dove la concettualità si trasforma in materia attraverso l'obiettivo fotografico. L’artista, lavorando quasi sempre attraverso autoscatti, diviene attrice e performer su set ben costruiti e ricercati; essa appare, dinanzi agli occhi dell’osservatore, ironica, sensuale e malinconica.
Soggette allo sguardo dell’osservatore, sono spesso anche le sue bambole di porcellana; esse vengono truccate, plasmate e messe in posa come fossero attrici dai mille volti.
Le parti “trasparente” ed “evidente” sono ormai attori di uno spettacolo performativo, da una parte le immagini sono mascherate e quindi sconosciute dall’occhio umano, dall’altra l’evidenza di un’immagine di noi che pensiamo di riconoscere. Queste due parti sono l’ibrido esatto che contiene l’essere celato dall’artista, un essere androgino ormai stanco di essere definito, un essere che contiene infinite schegge di sé e che si ribella ad una società ormai troppo cieca e sempre pronta a giudicare. L’artista vuole ora essere amata e desiderata oltre i limiti temporali della messa in scena, vuole entrare nella memoria e nella fantasia dello spettatore non per ciò che è ma per ciò che vorrebbe essere, ribellandosi al concetto di identità unica.
Il corpo viene modificato, manomesso, distorto in tutte le sue varianti. Ormai si parla di un amore verso di sé sdoppiato, camuffato e idealizzato. L’obiettivo della sua Arte è rendere reale anche il più fittizio degli artifici, spostare lo sguardo dell’osservatore verso illusioni infinite del concetto di “sé”.
Attualmente lavora come artista/fotografa ma anche come critica e curatrice eventi, promuovendo artisti emergenti ed affermati in campo nazionale ed internazionale.

"C'è una sostanziale differenza tra l'essere artista e il fare Arte.
C'è un ulteriore differenza tra chi sa la differenza e chi la rende indifferente.."B.S.


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